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rĕmōtus (agg. part. perf. I cl.) IN QUESTA PAGINA
remotus (agg. inf. perf.)

rĕmōtus
[remotus], remotă, remotum
aggettivo participio perfetto I classe

vedi la declinazione di questo lemma

1 participio perfetto di [removeo]
2 lontano, appartato, distante, remoto
3 (in senso figurato) esente, libero, alieno, estraneo, separato

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Locuzioni, modi di dire, esempi

vocabulum remotius = termine un po' antiquato || remoto ioco = scherzi a parte || ab se remoto periculo = stornato da sé il pericolo || a culpa remotus = esente da colpe || ab honestate remota = ben lontana dal decoro || animà membris remotà = sebbene l'anima sia privata delle membra || ab omni suspicione remotissimus = al di sopra di ogni sospetto || ab arbitris remotus locus = luogo al riparo dagli sguardi indiscreti || a rebus maritimis remotissimus = assolutamente inesperto di marineria || a vulgo longe longeque remoti = lontani dalla folla || ab arbitris remoto loco = in un luogo al riparo da occhi indiscreti || absum (o remotum sum) a culpa = non essere colpevole; essere esente da colpa || ea quae paulo remotiora videntur = gli argomenti che sembrano un po' troppo estranei || a Tib. Gracchi pudore longissime remotus = il più lontano possibile dall'aver i sentimenti d'onore di Tib. Gracchio || ab omni minimi errati suspicione remotissimus = il meno sospettabile della più piccola scorrettezza || fabula quae versatur in tragoediis … non a veritate modo, sed etiam a forma veritatis remota = (narrazione mitologica) che è della tragedia lontana non solo dalla verità, ma anche dal verosimile