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ĭnĭmīcus (sost. masch. II decl.) sostantivo IN QUESTA PAGINA
ĭnĭmīcus (agg. I cl.) aggettivo

ĭnĭmīcus
[inimicus], inimici
sostantivo maschile II declinazione

vedi la declinazione di questo lemma

nemico, avversario, rivale

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Locuzioni, modi di dire, esempi

apertus inimicus = nemico dichiarato || acerbitas inimicorum = la durezza degli avversari || apolactizo inimicos omnes = prendo a calci tutti i miei nemici || aliquem experior fortem inimicum = conoscere qualcuno come forte nemico (trovarlo tale, alla prova, a proprie spese) || aperta inimicorum oppugnatio = gli aperti attacchi dei nemici || amicorum inimicorumque neglegens = poco attento sia agli amici che ai nemici || ab inimicis praeceps agor = sono trascinato nell’abisso dai nemici || volutatus est ad pedes inimicissimorum = si è rotolato ai piedi dei (miei) peggiori nemici (= per supplicarli) || anxios invidia inimicos spectavit = stette a guardare i nemici che si rodevano dalla gelosia || amicos inimicis iuxta pono = porre gli amici accanto ai nemici (= metterli sullo stesso piano) || Galbae gravis atque acer inimicus = accanito e fiero avversario di Galba || circumventus ab inimicis praeceps agor = sono braccato da dei nemici che cercano di gettarmi nell'abisso || benevolorum concertatio, non lis inimicorum, iurgium dicitur = si dice contesa una discussione tra amici, non una lite tra nemici || ea faceret quae mihi obicio ne ab inimico quidem possent verecundo = compiere infamie tali che neppure un nemico, solo che avesse un po' di ritegno, avrebbe potuto rinfacciargliele