30.
A fianco della normale desinenza si trova anche la desinenza -i nell'ablativo di molti nomi parisillabi in -is, come amnis, avis, civis, ignis.-


Così si dice sempre aqua et igni interdicere, interdire a qualcuno l'acqua e il fuoco, cioè confinarlo, cacciarlo in bando (§ 229) ed anche ferro ignique, col ferro e col fuoco; mentre fuori di queste locuzioni si usa più spesso igne.

b) Gli aggettivi che non formano il neutro in -e e anche i participi del presente usati come aggettivi hanno, oltre alla desinenza normale -i: felici, prudenti, constanti, anche quella in -e, e questa terminazione è, per alcuni di essi, la sola usata. I comparativi per altro formano l'ablativo quasi solamente in -e: maiore (raro maiori).

Gli aggettivi d'una sola terminazione fanno per lo più l'ablativo in -i; in particolare memor, par, concors, discors, atrox, audax, ingens, recens, praeceps, inops, teres, hebes; quindi memori, pari, concordi, ecc.

Si avverte però che:

b1) I participi in -ns hanno all'ablativo solamente -e, quando si usano come veri participi, in particolare negli ablativi assoluti, come Romulo regnante; per contro hanno per lo più -i, quando sono usati come aggettivi (ved. § 1:8, n. 3).

b2) I participi e gli aggettivi di una sola terminazione hanno per lo più all'ablativo -e, quando sono usati come sostantivi indicanti delle persone (§ 237, 4, 2); per es. Multum distat rudis a sapiente. Il sostantivo par, una coppia, un paio, fa all'ablativo pare e pari; l'aggettivo vetus, vecchio, fa per lo più vetere.

b3) Hanno solamente -e all'ablativo i seguenti aggettivi di una sola terminazione: caelebs, compos, impos, deses, reses, pauper, princeps, pubes e quelli in -es, genitivo -ĭtis, come ales, dives, sospes, superstes (§ 27, 16, 14, 12).



31.
Il nominativo plurale esce in -ia:

1. Nei neutri che hanno il nominativo in -e e quelli in -al e -ar che fanno il genitivo in -ālis e in -āris con la a lunga (§ 30, I, 2); quindi: maria, i mari; animalia, gli animali; exemplaria, i modelli (ma far fa farra) ;

2. Tutti gli aggettivi e i participi nel grado positivo; quindi; facilia, brevia, dulcia, acria, salubria, celeria, felicia, prudentia, sapientia, amantia. Fa eccezione vetus che fa vetĕra.

I comparativi, al contrario, escono tutti in -a, come maiora, acriora, breviora, plura, complura (raramente compluria).

Nota - Parecchi aggettivi di una sola terminazione non hanno alcun nominativo e accusativo plurale di genere neutro; essi sono tutti quelli che hanno soltanto -e all'ablativo singolare (cfr. §30, 11, c) e i seguenti: cicur, memor, immĕmor, supplex, uber, particeps e vigil.