păvŏr
[păvŏr], pavoris
sostantivo maschile III declinazione

vedi la declinazione di questo lemma

1 paura, sgomento, terrore, ansia
2 trepidazione, ansia
3 il Terrore, divinità personificata

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Locuzioni, modi di dire, esempi


caecus pavor = timore ingiustificato || lymphaticus pavor = timor panico || gelat ora pavor = il terrore raggela il volto || adstruit auditis … pavor = la paura esagera tutti i rumori || altercante libidinibus pavore = mentre la paura contende con i tuoi desideri || ab imprudentia eventus pavor = paura per l'incertezza del risultato || a (o e) pavore recipio animum = riprendere coraggio dopo uno spavento || Galli pavore defixi = i Galli resi immobili dalla paura || Claudius pavore offusus = Claudio con lo spirito offuscato dal timore || a tanto pavore recipio animos = rimettersi da un così grande spavento || civitas quae … falsos pavores induerat = (città) che soggiaceva a terrori immaginari || Agrippinae is pavor ea consternatio mentis emicuit = tale terrore si manifestò evidente sul volto di Agrippina || circumfuso undique pavore ita obtorpuit, ut … = il timore che regnava attorno a lui li paralizzò al punto che… || (clamor) alibi pavorem, alibi gaudium ingens facit = le grida provocarono qui la paura e là una grande gioia || clamor ab Romanis dissonus, impar, segnius saepe iteratus, prodidit pavorem animorum = (il grido) ripetuto più volte dai Romani troppo debolmente, dissonante, senza entusiasmo, rivelò il timore degli animi



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