sĕcūris
[sĕcūris], securis
sostantivo femminile III declinazione

vedi la declinazione di questo lemma

1 scure, ascia
2 (in senso figurato) colpo di scure, ferita
3 (per metonimia) autorità, comando, supremo potere, sovranità romana, (poiché le scuri dei fasci erano il simbolo del potere e del dominio di Roma)

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Locuzioni, modi di dire, esempi


vacui a securibus et tributis = immuni dalle scuri e dai tributi || aerata securis = ascia di bronzo || anceps securis = scure a doppio taglio || acies securis = il filo dell'ascia || adduco securim = levare in alto la scure || sacrifica securis = ascia sacrificale || aliquem securi ferio o percutio = colpire qualcuno con l'ascia || a securi negat ei periculum esse = dichiara che per lui non c’è alcun pericolo d’essere decapitato || aciem securium tuarum = il taglio delle tue scuri || aeratam quatiens securem = brandendo la scure di bronzo || Gallia securibus subiecta = la Gallia soggetta all’autorità romana || cervices securi subicio = offrire il collo alla scure || cervices subiecit securi = offrì il collo alla scure || vacuefacio fasces securibus = togliere le scuri dai fasci || classis XL die a securi navigavit = la flotta prese il mare quaranta giorni dopo il primo colpo di ascia (= dalla messa in cantiere) || civitatem Romanam usurpantes in campo Esquilino securi percussit = fece decapitare nel campo Esquilino coloro che indebitamente si arrogavano la cittadinanza romana



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