rĕdargŭo
[rĕdargŭo], rĕdargŭis, redargui, redargutum, rĕdargŭĕre
verbo transitivo III coniugazione
vedi la coniugazione di questo lemma
1 confutare, smentire
2 (+ accusativo e infinito) dimostrare con argomentazioni la falsità di qualcosa o l'errore di qualcuno
3 redarguire, rimproverare, biasimare
4 (+ genitivo) accusare di un crimine
[rĕdargŭo], rĕdargŭis, redargui, redargutum, rĕdargŭĕre
verbo transitivo III coniugazione
vedi la coniugazione di questo lemma
1 confutare, smentire
2 (+ accusativo e infinito) dimostrare con argomentazioni la falsità di qualcosa o l'errore di qualcuno
3 redarguire, rimproverare, biasimare
4 (+ genitivo) accusare di un crimine
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Locuzioni, modi di dire, esempi
aliquem alicuius rei redarguo = convincere qualcuno di qualcosa || aliquem, aliquid redarguo = controbattere a qualcuno o qualcosa || aliquem ignorantiae redarguo = dimostrare l’ignoranza di qualcuno || advenit qui vestra dies verba redargueret = è arrivato il giorno che vi ricaccerà in gola le vostre parole (= le vostre vanterie) || audi rationem falsam quidem sed quam redarguere falsam esse tu non queas = ascolta la regola, che sarà anche falsa ma che tu non sei in grado di confutare (letteralmente: [di dimostrare che sia falsa])
rĕdargŭo v. tr. III coniug.
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