Ĕpĭcūrus
[Epicurus], Epicuri
sostantivo maschile II declinazione

vedi la declinazione di questo lemma

Epicuro, filosofo greco, fondatore della scuola che da lui prese il nome

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Locuzioni, modi di dire, esempi


caput Epicuri = il principio fondamentale di Epicuro || castra Epicuri = il campo di Epicuro || vultus Epicuri = il ritratto di Epicuro || ab Epicuro versura facienda est = bisogna prendere a prestito da Epicuro una frase || ab Epicuro versuram facio = prendere a prestito da Epicuro || labor eo ut assentiar Epicuro = sono incline a dare ragione a Epicuro || animum emendare incipiam hortis docte Epicure tuis = comincerò a purificare il mio animo nei tuoi giardini (= con la tua filosofia), o sapiente Epicuro || aliud iudicium Protagorae est … ; aliud Cyrenaicorum … ; aliud Epicuri … ; Plato autem … = c'è un'opinione di Protagora … ; un'altra dei Cirenei … ; un'altra di Epicuro … Quanto a Platone … || a te postulo ut dolorem eisdem verbis adficias quibus Epicurus voluptatem = non ti chiedo di attribuire al dolore gli stessi epiteti che Epicuro ha dato al piacere || ad hanc enervatam muliebremque sententiam satis docilem se Epicurus praebuit = si mostrò abbastanza arrendevole a questa opinione molle e femminea || habes formam Epicuri vitae beatae verbis Zenonis expressam = ecco la tavola della fortuna secondo Epicuro, abbozzata da Zenone || an malumus Epicurum imitari ? qui multa praeclare saepe dicit ; quam enim sibi convenienter dicat non laborat = oppure preferiamo imitare Epicuro? egli dice spesso delle cose buone; perché egli non si preoccupa di essere d'accordo con sé stesso



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