dĕcŭs
[dĕcŭs], decoris
sostantivo neutro III declinazione

vedi la declinazione di questo lemma

1 dignità, onore, decoro
2 virtù, dignità morale
3 ornamento
4 grazia, bellezza
5 gloria, imprese gloriose

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Locuzioni, modi di dire, esempi


capuli decus = buono per morire || avitum decus recolo = rinnovare gli splendori degli avi || alicui nobilitatem ac decus adstruere = dare qualcuno più lustro e nobiltà || aliquod addo urbi decus = aggiungere qualche abbellimento alla città || civilium artium decus = l'impressione di ciò che egli realizzò nella sua vita civile || civitatis decus sustinere = tutelare il prestigio della città || C. Pompeius decus firmamentumque imperii = Gaio Pompeo, onore e sostegno dell’impero || ad decus atque ornamentum senectutis = a decoro e ornamento della vecchiaia || Cn Pompeius imperii populi Romani decus ac lumen fuit = (Gneo Pompeo) fu onore e gloria dell'impero del popolo romano || captae decus Nolae ad consulem traho = attribuire al console l’onore della presa di Nola || vos divitias, decus, gloriam … in dextris vostris portare = (poiché ricordiate) che voi portate nelle vostre mani le ricchezze, l'onore, la gloria || L. Scipio in suum decus nomenque velut consummatam eius belli gloriam spectabat = Lucio Scipione contemplava la gloria di quella guerra per così dire assommata a lustro del (suo) nome



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