51.
3° Gli aggettivi composti in -dĭcus, -fĭcus o -vŏlus, formano il comparativo in -entior, il superlativo in –entissimus.



malĕdĭcus (maldicente)
magnĭfĭcus (magnifico)
benĕvŏlus (benevolo)
maledicentior
magnificentior
benevolentior
maledicentissimus
magnificentissimus
benevolentissimus

Questi comparativi e superlativi si formano propriamente da maledīcens, benevŏlens e da una forma supposta magnifĭcens (faciens). Sullo stesso tipo si formano i comparativi e i superlativi di beneficus, maleficus, honorificus, malevolus. Così anche egēnus, bisognoso, egentior, egentissimus (da egens); provĭdus, provvido, providentior, providentissimus (da providens); validus, forte, fa per lo più valentior, valentissimus (da valens).



52.
Più notevole irregolarità è nei seguenti:


idonĕus (idoneo)
dǔbĭus (dubbio)
văcǔus (vuoto)
magis idonĕus (più idoneo)
magis dǔbĭus (più dubbio)
magis văcǔus (più vuoto)
maxime idonĕus (il più idoneo)
maxime dubius (il più dubbio)
maxime vacuus (il più vuoto)

bŏnus (buono)
mălus (cattivo)
magnus (grande)
parvus (piccolo)
multus (molto)
mĕlior (migliore)
pēior (peggiore)
māior (maggiore)
mĭnor (minore)
plūs (più)
optĭmus (ottimo, il più buono)
pessimus (pessimo, il più cattivo)
maximus (massimo, il più grande)
mĭnimus (minimo, il più piccolo)
plūrimus (moltissimo)

Plus nel singolare è sempre un sostantivo neutro (mai aggettivo) difettivo, usato soltanto nel nominativo, nell'accusativo e nel genitivo. Il plurale plures, plura, plurium, pluribus è usato come sostantivo e come aggettivo. Plures ha sempre senso comparativo; complures vale molti, parecchi, non è mai comparativo, e perciò non è seguito da quam.

2° Gradi formati da positivi indeclinabili:


frūgi (indeclinabile) (frugale, dabbene)
nēquam (indeclinabile) (dappoco, tristo)
frugalior
nēquior
frugalissimus
nequissimus