286.
I sostantivi che più comunemente si costruiscono con il genitivo del gerundio, sono: ars, causa, consilium, consuetudo, cupiditas, difficultas, facultas, genus, libido, modus, occasio, potestas, ratio, scientia, spes, studium, tempus, vis, voluntas. Frequentissimo è l'ablativo causā con il gerundio in -di per denotare l'intenzione o lo scopo (italiano “per, a fine di” ecc.), come regnandi causā (per regnare, per amore di regno); venandi causā (anche gratiā) (per cacciare, per la caccia). Gli aggettivi di questa specie sono stati raccolti al §213.Ut quisque optime dicit, ita maxime dicendi dificultatem pertimescit. Male fecisti, quod cum spe vincendi simul abiecisti certandi cupiditatem. Nihil Xenophonti tam regale videtur, quam studium agri colendi. Vestis frigoris depellendi causa reperta est. Pythagoreorum more exercendae memoriae gratia quid quoque die dixerim, audierim, egerim, commemoro vesperi.
Epaminondas studiosus erat audiendi. Multae res oratorem ab imperito dicendi ignaroque distinguunt. Multi propter gloriae cupiditatem cupidi sunt bellorum gerendorum.
Nella frase: “È suo costume opporsi a tutti” l’infinito non è complemento del sostantivo, ma soggetto della proposizione, quindi si tradurrà: Eius mos est omnibus adversari (ut adversetur). Ma se all’incontrario si dice: “brutto è il costume di opporsi a tutti”, l'infinito essendo allora una specificazione del sostantivo, si renderà in latino con il gerundio: turpis est mos omnibus adversandi. Lo stesso avviene con le locuzioni tempus est, consuetudo est; consilium est.
Il gerundio in -di rimane invariato con i pronomi personali, anche quando si riferiscono a più persone. Si dice adunque me, te, se, nos, vos conservandi causa, ovvero mei, tui, sui, nostri, vestri conservandi causa, dove il gerundio non potrebbe mai essere posto al femminile o al plurale. Perciò si dirà: Regina sui conservandi causa urbe in reliquit (non conservandae). Principes sui conservandi causa profugerunt. Nostri conservandi causa urbe excessimus.
Il gerundio in -di si costruisce talvolta con il genitivo plurale. Agitur, utrum Antonio facultas detur agrorum suis latronibus condonandi, al posto di agros condonandi o agrarum condonandorum.
Talvolta il genitivo del gerundio si costruisce con o senza il verbo esse, per indicare a che serve o a che è avvezza una cosa. Naves deiiciendi operis (navi da abbattere i ripari). Haec prodendi imperii Romani, tradendae Hannibali victoriae sunt.
287.
Il dativo del gerundio serve di complemento:1° agli aggettivi che reggono il medesimo caso, quali sono: utilis, idoneus, aptus, habilis, bonus, accomodatus, par, e i loro contrari. Aqua nitrosa utilis est bibendo (o anche meglio ad bibendum). Ver tamquam adolescentiam significat ostenditque fructus futuros; reliqua tempora demetendis fructibus et percipiendis accommodata sunt;
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