218.
Sono da annoverarsi fra questi verbi i seguenti: emere (comprare); vendere (vendere); venire (esser venduto); redimere (riscattare); constare (costare); conducere ( prendere in affitto; prendere a fare); locare (dare in affitto); licere (esser messo all’asta).

Vendo meum frumentum non pluris, quam ceteri, fortasse etiam minoris. Homo cupidus hortulos tanti emit, quanti venditor voluit. Hortos istos emamus vel magno, si parvo non possumus. Te redimas captum quam queas minimo; si nequeas paululo, at quanti queas.


Si dice ancora: hunc hominem flocci (nauci, pili, assis) non facio (non lo stimo un frullo, un fico, una mano di noccioli ecc.). Tanti est (vale la spesa).



219.
1. Il verbo impersonale interest (importa), si costruisce con il genitivo della persona; come patris interest (importa al padre), ma se, invece del nome di persona, è usato un pronome personale, questo si traduce con l'ablativo singolare femminile del corrispondente pronome possessivo; quindi anziché mei interest (importa a me), si dirà meā interest, e così tuā, suā, nostrā, vestrā interest.

2. Questi ablativi (più di rado il genitivo) sono anche usati con il verbo rĕfert (importa), per esempio: nostrā refert (importa a noi).

Natura corvis et cornicibus, quorum id nihil interest, vitam diuturnam, hominibus, quorum maxime interfuit, exiguam vitam dedit Caesar dicere solebat, non tam sua, quam rei publicae interesse, ut valeret.

Vestra nihil refert, victum esse Antonium. Tua quod nihil refert, percontari desinas.

Il soggetto dei verbi interest e refert non è d'ordinario un sostantivo, ma una proposizione e questa con l'infinito cioè un accusativo con l'infinito (§ 270), oppure con ut o anche con un'interrogazione indiretta. Interest omnium recte facere. In omnibus novis coniunctionibus multum interest, qualis primus aditus sit (il primo passo). Le espressioni generiche “che, ciò che, quello che (importa)” si rendono in latino con quod, id, illud.

La misura dell'importanza che si attribuisce a una cosa, si esprime

a) con gli avverbi magnopere, valde, vehementer, magis, maxime, parum, minus, minime;

b) con gli accusativi multum (non multum, poco), plus, plurimum, tantum, quantum, nihil, aliquid, quid?

c) con i genitivi: magni, pluris, tanti, quanti, parvi (poco).

La cosa per la quale si dice che un'altra cosa importa o non importa, viene espressa con ad. Maxime ad salutem omnium interest, ut omnes legibus oboediant. Si usa però talvolta al suo posto anche il genitivo: plurimum interest salutis communis (per la comune salvezza).

Interest si usa talvolta, mentre rēfert si usa molto spesso senza alcun nome di persona. Quid refert? (che importa?)




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