210.
Molesta est cura rerum alienarum. lucunda est memoria praeteritorum malorum. Memoriam vestri semper retinebo. Habenda est ratio non sua (anziché sui; cfr. Nota 3) solum, sed etiam aliorum.Come in italiano, così in latino si sostituisce alle volte al genitivo-oggettivo una preposizione, quando l'oggetto è una persona o è considerato come persona; v. g. tuus erga patriam o in patriam amor (il tuo amore verso la patria); odium adversus homines (l'odio contro gli uomini); ma non si potrà dire: amor in litteras.
Si dice nomen regis (il nome del re, genitivo possessivo, e anche il nome, il titolo di re, come genitivo esplicativo); nomen carendi (mancare, essere privo); opus Academicorum (l'opera delle Accademiche) (di Cicerone); flos rosae (il fiore della rosa); familia Scipionum (la famiglia degli Scipioni); dove il genitivo esprime l'idea speciale, il nominativo l'idea generale.
I possessivi meus, tuus, suus, noster, vester fanno per lo più le veci del genitivo soggettivo, come amor meus erga te (ego amo); all'incontro i genitivi dei pronomi personali mei, tui, sui, nostri, vestri, sono sempre oggettivi, come amor mei (l'amore verso di me); misericordia vestri (la compassione verso di voi). Tuttavia iniuria tua può voler dire “il torto che tu fai”, e “il torto che tu ricevi”. Si dice altresì per maggior efficacia: tua ipsius soror; vestra omnium salus; mea unius (solius) opera. (Costruzione secondo il senso, § 191, 5, Nota 3).
Quando si istituisce un paragone, il pronome dimostrativo, che abbia dopo di sé un genitivo, ordinariamente non si esprime, per esempio: le leggi degli Spartani sono più severe che quelle degli Ateniesi, leges
Spartiatarum duriores sunt quam Atheniensium, oppure, quam leges Atheniensium; non quam eae Atheniensium. Talvolta si accorcia la frase: quae tam excellens virtus in ullis fuit, ut sit cum maioribus nostris comparanda? anziché dire cum virtute maiorum nostrorum (con quella dei nostri maggiori) (comparatio compendiaria).
Talvolta si sottintende il nome che regge il genitivo (ellissi), come: habitabat rex ad Iovis Statoris (cioè aedem o templum); Ptolemaeus Lagi (cioè filius); Terentia Ciceronis (cioè uxor).
211.
Genitivo di qualità. Un sostantivo con un aggettivo posti nel caso genitivo e retti da un altro nome servono a esprimere una qualità o una proprietà.Il genitivo di qualità o si unisce come attributo immediatamente ad un nome (genitivo attributivo) o si aggiunge come predicato al verbo esse (genitivo predicativo).
Tarquinius fratrem habuit Aruntem, mitis ingenii iuvenem. Athenienses belli duos duces deligunt, Periclem, spectatae virtutis virum, et Sophoclem, scriptorem tragoediarum. Titus tantae fuit liberalitatis, ut nihil cuiquam negaret.
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