Complementi di tempo
199.
1. Quando? Il tempo in cui si fa o si è fatta una cosa si esprime all'ablativo senza preposizione, per esempio: hoc factum est anno superiore, ea tempestate, hoc tempore. Certi nomi che esprimono genericamente l'idea di tempo come pax, bellum, iuventus, senectus si mettono all'ablativo con in, se non sono determinati da aggettivo, per esempio: in iuventute, in bello. Si dirà invece: prima iuventute, Senensi proelio ecc., (vedere § 234).

2. Quanto prima? Quanto dopo? Per indicare quanto tempo prima o dopo avviene una cosa, si adopera l'ablativo seguito da ante o post e più raramente si usa l'accusativo preceduto da ante o post. Ante e post possono anche stare fra il numerale e il sostantivo. Il numero può essere tanto cardinale quanto ordinale, per esempio: quattuor annis ante; quarto anno ante; ante quattuor annos; ante quartum annum; quattuor ante annis, più raramente quarto ante anno, quattuor ante annos.
“Prima che” e “dopo che” si traducono ante quam, post quam separati o congiunti, per esempio: hoc factum est tribus post annis quam Aristides mortuus erat, oppure tribus annis postquam. Ante e post, se posposti, possono reggere un altro accusativo, per esempio: annis fere quingentis decem post Romam conditam. Si dirà: paulo ante, paulo post, multo ante, multo post (vedere § 234). Pridie e postridie vogliono il genitivo con dies, per esempio: pridie eius diei. Con altro nome reggono per lo più l'accusativo, per esempio: pridie Kalendas.


3. In quanto tempo? Il tempo entro cui avviene un'azione si esprime con l'ablativo senza preposizione o con l'accusativo retto da intra, per esempio: id feci decem annis (impiegai dieci anni a fare ciò). Intra paucos dies (nel termine di pochi giorni).

4. Per quanto tempo? Si esprime con l'accusativo con o senza per, per esempio: Romulus septem et triginta annos regnavit (vedere § 199).

5. Da quando? Per rispondere alla domanda da quanto tempo dura un'azione, si usa l'accusativo, e se è espresso il numerale si cambia in ordinale aumentandolo di una unità, per esempio: Saguntum oppidum octavum iam annua in hostium potestate erat (già da sette anni). Per indicare il tempo che fu, che è trascorso al momento in cui si parla, per esempio due, tre anni fa, si adopera ante e l'accusativo: ante duos annos, oppure abhinc duos annos (vedere § 234).

6. Ogni quanto tempo? Si risponde con l'ablativo, adoperando gli ordinali con quisque e elevando a quello immediatamente superiore il numero espresso in italiano, per esempio: quinto quoque anno (ogni quattro anni).

7. Per quando? Si esprime con in o ad e l'accusativo, per esempio: eum ad coenam in posterum diem invitavit.

8. Fra quanto tempo? Si risponde con ad e post con l'accusativo, per esempio: ad annum (fra un anno), ad decem annos, post decem annos.




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