192.
5. Anche i verbi dicor, peohibeor, putor, traditur, fertur, feruntur (si dice che io, si narra, si racconta, si crede che io ecc.) si costruiscono personalmente nello stesso modo del verbo videor.
Allo stesso modo iubeor, vetor, prohibeor ecc. hanno la costruzione personale (si veda § 273). Non fecisti quod facere iussus es. Vos vetamini haec dicere.
Tu verus patriae diceris esse pater. Aristīdes omnium iustissimus traditur fuisse (sidice che Aristide sia stato ecc.). Xanthippe, uxor Socratis, morosa fuisse fertur. Veteres Germani fortissimi fuisse feruntur (dicuntur, perhibentur, putantur).

6. La particella “si” in unione con un verbo si esprime in latino:

a)con il verbo passivo, come: rex laudatur (si loda il re, cioè è lodato il re);

b) con la terza persona plurale dell'attivo o del deponente, come: regem laudant (siloda il re, cioè lodano il re). Alla stessa maniera le locuzioni italiane “si dice, si narra, si crede, si chiama” si rendono spesso in latino per dicunt, tradunt, ferunt, putant, vocant. Vulgo admirabantur Pompeium (Pompeo era ammirato da tutti);

c) con la prima persona plurale dell'attivo o del deponente, quando chi parla comprende nel discorso anche se stesso, come: facile credimus, quod optamus (si crede facilmente ciò che si desidera). Admiramur, quae non intellegimus (siammira quello che non s'intende);

d) Si notino pure i seguenti costrutti: cavendum est (conviene guardarsi); virtutem auro non emes (la virtù non si può comprare con l'oro); dicas (diresti, si direbbe); putares (avresti creduto, si sarebbe creduto) (si veda § 248, 3, a; cfr. § 267, 2 e § 268, 3).

7. Cambiamento del passivo in attivo. Dagli esempi allegati al numero 6, b, c si vede come il verbo passivo italiano possa essere sostituito in latino da una forma attiva. Ora questo cambiamento è sempre necessario quando al verbo passivo italiano corrisponde in latino un verbo deponente che non può naturalmente farsi passivo. Quindi la proposizione “la colpa è sempre seguita dal pentimento”, si dovrà mutare in quest'altra: “il pentimento segue sempre la colpa”, poenitentia semper culpam sequitur. Analogamente la frase “la virtù è lodata e ammirata da tutti”, si tradurrà: laudant miranturque omnes virtutem.


Uso dell'Accusativo

193.
Accusativo di oggetto. Tutti i verbi transitivi vogliono all'accusativo il nome esprimente l'oggetto immediato dell'azione.

In generale sono transitivi in latino quegli stessi verbi che sono transitivi in italiano.

Deus mundum creavit. Artificem commendat opus. Boni cives bonum regem amant. Scipio vicit Hannibalem. Virtus nullam mercedem postulat.




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