184.
I. I verbi denominativi, cioè derivati da nomi, terminano all'infinito in -āre, -ēre ed -īre (solo pochi incoativi seguono la terza; § 131). Quelli in -āre ed -īre sono perlopiù transitivi, quelli in -ēre invece intransitivi.


liberāre (liberare) florēre (fiorire) (flos)
vulnerāre (ferire, piagare) lucēre (rilucere) (lux)
donāre (donare, regalare) frondēre (esser fronzuto) (frons)
mollīre (rammollire, raddolcire) mitescĕre (diventar mite, mansueto) (mitis)
finīre (finire) ignescĕre (accendersi, diventar di fuoco) (ignis)
vestīre (vestire)
albēre (biancheggiare) (albus, bianco)
canēre (esser canuto) (canus).

2. Da parecchi sostantivi e da alcuni aggettivi si formano vari deponenti della prima, per esempio: aemǔlor (gareggiare) (lo stesso che “sono emulo”, aemǔlus); furor (rubare) (“sono un ladro”, fur); dominor (signoreggiare) (dominus); laetor (rallegrarsi) (laetus) (cfr. § 102).

Riguardo la derivazione degli avverbi vedi il § 158.


II. Formazione delle parole per composizione.
185.
1. Nei composti latini l'ultima parola è sempre la parola fondamentale, cioè quella che esprime l'idea principale; la parola prima non è che specificativa, cioè indica solamente una proprietà o una modificazione di quella, come: agricŏla (l'agricoltore) (agrum colens).

2. Della parola significativa solo il tema rimane intatto, e questo si collega mediante la vocale copulativa (di rado o -ǔ) con la parola fondamentale, se questa comincia da consonante come arm-ĭ-ger (armigero); (quadr-ǔ-pes, quadrupede; sacr-ŏ-sanctus, sacrosanto); senza vocale alcuna, se la parola fondamentale comincia da vocale, come magn-animus.

3. Se la parola specificata è una preposizione, l'ultima consonante di questa viene per lo più assimilata (cioè fatta simile o assonante alla consonante che segue); impono per in-pono, attrăho per ad-traho; aufĕro per ab-fĕro; efficio per ex-ficio).

4. Oltre alle preposizioni propriamente dette, se ne incontrano altre usate solamente nelle parole composte. Queste preposizioni sono dette inseparabili; tali sono amb (intorno); com, con o co (da cum) (con, insieme); dis o , che accenna disgiungimento o dispersione; (red) (di nuovo, indietro); se (separatamente, in disparte). Si aggiunga in, che si unisce agli aggettivi con significato negativo.




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