116. 
Perfetti regolari in -ui con supini accorciati (omissione della i, ecc.), 5:

1. dŏceo, docui, doctum, docēre (ammaestrare);

dedocĕo (far disimparare); edoceo (insegnare perfettamente);

2. misceo, miscui, mixtum e mistum, miscēre (mescolare);

admisceo (mescolare insieme); permisceo (rimescolare);

3. tĕneo, tenui, tentum, tenēre (tenere);

abstīneo, abstinui, abstentum (astenersi);

obtineo (ottenere);

pertineo (giungere, appartenere);

attineo, attengo (appartenere);

retineo (trattenere, ritenere);

contineo (contenere) (1);

sustineo (sostenere);

4. torreo, torrui, tostum, torrēre (abbrustolire);

5. censeo, censui, censum, censēre (stimare, giudicare);

recenseo (passare in rassegna) (supino: recensum e recensītum); succenseo (essere corrucciato, adirarsi)



117. 
1. Perfetti regolari, senza supino:


arceo (respingere, tenere lontano)
coērceo, ui, ĭtum (frenare)
exerceo, ui, ĭtum (esercitare)
ĕgeo (aver bisogno)
emĭneo (spiccare, sovrastare)
flōreo (fiorire)
horreo (esser irto, inorridire)
abhorreo (abborrire)
lăteo (esser nascosto)
nĭteo (risplendere)
păteo (essere aperto, manifesto)
sĭleo (tacere)
sorbeo (sorbire)
splendeo (splendere)
stǔdeo (studiare, attendere)
tĭmeo (temere)
vĭgeo (essere in vigore)
vĭreo (verdeggiare)

I composti di teneo mutano la ĕ in ĭ nei temi del presente e del perfetto.

2. Senza perfetto né supino:


aveo (agognare)
calveo (esser calvo)
cāneo (biancheggiare)
immĭneo (sovrastare, minacciare)


langueo (languire)
moereo (rattristarsi, esser dolente)
polleo (esser potente)
squaleo (esser squallido)

3. Doppio perfetto, senza supino:

ferveo, fervi e ferbui, fervēre (bollire)

liqueo, liqui e licui, liquēre (esser liquido o chiaro).