infāmĭa
[infamiă], infamiae
sostantivo femminile I declinazione

vedi la declinazione di questo lemma

infamia, onta, disonore, discredito, cattiva reputazione

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Locuzioni, modi di dire, esempi


aliquem infamiae suae pudet = uno ha vergogna della propria infamia || ardeo infamiā = essere additato al biasimo || aspergebatur infamia = (Alcibiade) godeva di cattiva fama || aspergor infamia = avere una cattiva reputazione, essere macchiato di infamia || accedo in eamdem infamiam = ricadere nella stessa infamia || infamia afficio = diffamare || aliquem infamiae eximo = sottrarre qualcuno all'infamia || o nostri infamia saecli! = oh vergogna della nostra epoca! || alicui infamiam pecuniae obicio = rivolgere a qualcuno l’accusa d’ingordigia || ad paupertatem si admigrant infamiae = se alla povertà si aggiunge la mala fama || ad amicos redundat infamia = il disonore ricade sugli amici || habuit quamdam ille infamiam suam = ha avuto, da parte sua, il suo discredito || infamiam alicui infero o moveo, o paro = infamare qualcuno || Cacus Aventinae timor atque infamia silvae = Caco, timore e vergogna delle foreste dell'Aventino || ardebat Domitianus et crudelitatis et iniquitatis infamiā = Domiziano era tormentato dall'infamia causatagli dalla sua crudeltà e dalla sua iniquità || qua moderatione animi cum collegae levavit infamiam tum … = e con quest' atto di generosità sia diminuì l'infamia del collega sia …



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