ignosco
[ignosco], ignoscis, ignovi, ignotum, ignoscĕre
verbo intransitivo III coniugazione

vedi la coniugazione di questo lemma

(+ dativo) perdonare, scusare, compatire, essere indulgente

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Locuzioni, modi di dire, esempi


alicui o alicui rei ignosco = perdonare qualcuno o qualcosa || alicui ignosco quod (o si) … = scusare qualcuno di … || alicui delicta ignoscere = perdonare dei torti a qualcuno || aequum est vos ignoscere = è giusto che voi perdoniate || cave ignoscas = guardati dal perdonare || ad ignoscendum facultatem dare = dare la possibilità di perdonare || abs te peto ut mihi hoc ignoscas = ti prego di scusarmi di questo || brevitati litterarum ignosco = perdonare la brevità delle lettere || dando, sublevando, ignoscendo = coi doni, col sostegno, col perdono || vos aequum est cognoscere et ignoscere = tocca a voi apprezzare e assolvere || Caesar mihi ignoscit per litteras quod non venerim = Cesare mi perdona per lettera del fatto che non sono venuto || Caesar, cave credas … cave ignoscas = Cesare, non prestar fede! Non perdonare! (= guardati dal … ) || Atratino ignosco qui excusationem habet pietatis = io sono indulgente con Atratino perché è giustificato dall'affetto filiale || accepta iniuria ignoscere quam persequi malebant = offesi, preferivano perdonare anziché vendicarsi || bellorum egregios fines quotiens ignoscendo transigatur = (discorso indiretto) gloriosa è la fine delle guerre, quando si conclude con la clemenza || vos hortor ne ignoscundo (= ignoscendo) malis bonos perditum eatis = vi esorto a non rovinare gli onesti, perdonando ai malvagi



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