247.
non dubitabam quin futurum esset ut hunc librum brevi emendavisses (non dubitavo che avresti fra breve corretto questo libro); non dubito quin futurum sit ut liber brevi sit emendatus (non dubito che tra breve questo libro sarà corretto); non dubitabam quin futurum esset ut hic liber a te brevi esset emendatus (non dubitavo che tra breve questo libro sarebbe stato da te corretto).


Occorre distinguere bene il futuro semplice dal futuro esatto o anteriore. Il primo indica semplicemente che un'azione si svolgerà nell'avvenire, per esempio, pater veniet (il padre verrà); il secondo indica un'azione che si immagina compiuta nel futuro, per esempio: cras vesperi epistulam scripsero (quando sarà domani sera io avrò scritto la lettera).

Al posto della circoscrizione regolare futurum sit, futurum esset con il congiuntivo del perfetto e del più che perfetto passivo, si preferisce una forma più breve con la quale si esprime il vero congiuntivo del futuro anteriore. Non dubito quin confecta iam res futura sit. Non dubitabam quin confecta iam res futura esset.


Uso dell'indicativo

248.
I. L'indicativo è il modo dell'asserire, dell'asseverare sia affermando sia negando, come in italiano.

1. Si usa quindi, come in italiano, per esprimere semplicemente ed assolutamente l'azione o lo stato significato dal verbo.

Virtus manet, divitiae pereunt. Veni, vidi, vici. Veniet hora mortis.

2. L'indicativo si adopera anche nelle proposizioni condizionali, che si presentano in forma asseverativa, cioè senz'alcuna espressione d'incertezza (§ 248, 3, c). Si deus est, sempiternus est.

3. Si usa pure l'indicativo nelle proposizioni interrogative dirette che richiedono una risposta decisiva sia in senso affermativo sia in senso negativo.

Suntne miseri, qui mali sunt?(risposta: sunt). Infelix est Fabricius, quod rus suum fodit?(risposta: non est).

II. Contrariamente all'uso italiano, si adopera in latino l'indicativo al posto del congiuntivo nei seguenti casi:

1. Le locuzioni italiane “potrei, sarebbe bene, sarebbe utile, sarebbe meglio, sarebbe difficile” e simili si rendono in latino con il presente indicativo, quando non siano dipendenti da una proposizione condizionale.

Possum persequi multa oblectamenta rerum rusticarum; sed ea ipsa, quae dixi, sentio fuisse longiora. Animadvertendum est diligentius, quae natura rerum sit (bisognerebbe considerare più attentamente).

Longum est (lungo sarebbe o sarebbe troppo lungo); difficile est (sarebbe cosa difficile o troppo difficile).




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