189.
Tuus amor mihi gratus est = quod me amas, mihi gratum est. Agnoscimus diligentiam vestram = agnoscimus vos diligentes esse. Bonum regem omnes amant = regem, qui bonus est, omnes amant. Legati missi sunt ad res repetendas = ut res repeterent.Queste proposizioni dipendenti prendono diverso nome secondo la loro diversa funzione, cioè secondo le varie parti della proposizione o del discorso da esse rappresentate, e sono quindi dette proposizioni soggettive, oggettive (l'una e l'altra insieme anche proposizioni sostantive), attributive e avverbiali.
3. Ogni proposizione che stia da sé è detta proposizione principale. Le proposizioni che contengono una proposizione principale ed una proposizione accessoria sono dette proposizioni composte, mentre le proposizioni principali non sono accompagnate da alcuna proposizione accessoria, sono dette proposizioni semplici.-
Le proposizioni accessorie che dipendono da una proposizione principale sono dette proposizioni accessorie di primo grado, le proposizioni accessorie che dipendono da un'altra accessoria di primo grado, accessorie di secondo grado ecc.
Le proposizioni accessorie di secondo, terzo e quarto grado rendono per lo più impacciato e pesante il discorso.
4. Tutte le proposizioni principali sono tra loro coordinate; le accessorie sono subordinate alla principale, ma coordinate tra loro, se sono accessorie dello stesso grado.
5. Le proposizioni accessorie sono:
a) proposizioni congiunzionali (§ 165 segg.);
b) proposizioni interrogative indirette (§§ 176, 263);
c) proposizioni relative (§ 257 segg.).
6. Una proposizione o un aggregato di proposizioni, che dia un senso compiuto, è detto periodo.
7. Secondo il posto che le proposizioni occupano nel periodo, quella che precede si chiama protasi, cioè proposizione anteriore, quella che segue apodosi, cioè proposizione posteriore, e quella di mezzo, proposizione intermedia.
8. Due o più proposizioni, che abbiano comune uno o più incisi, possono raccogliersi insieme, esprimendo una volta sola quell'inciso che è loro comune, e sono dette proposizioni contratte. Unius viri prudentia Graecia liberata estEuropaeque succubuit Asia. Eadem utilitatis, quae honestatis, est regula.
II. 1. Il soggetto d'una proposizione può essere un sostantivo o altra parola, o più parole adoperate come sostantivo. Il soggetto, quando è un nome o un pronome, è posto al nominativo.
2. Il predicato può essere un verbo o un nome congiunto con un verbo come copula.
3. In ogni proposizione il predicato deve concordare il più possibile con il soggetto.
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