179.
1. -a, per la formazione di nomi femminili dai maschili in -us e in -er della seconda declinazione, come asina (l'asina); dea (la dea); magistra (la maestra); capra (la capra) (caper, il becco).

2. -lus, -la, -lum, per la formazione di sostantivi diminutivi, cioè:


a) -ǔlus, -a, -um, nei nomi primitivi che appartengono alla prima e alla seconda declinazione e in alcuni che appartengono alla terza, lunŭla (la lunetta); virgula (la verghetta); hortulus (l'orticello); puerulus (il fanciulletto); oppidǔlum (la piccola città).

Vocula (la vocina); regulus (il principino); adulescentulus (il giovinetto).

b) -ŏlus, -a, -um, invece di -ǔlus, se il tema del nome esce in una vocale: gloriŏla (la gloriuzza); filiŏlus (il figlioletto); malleolus (il martelletto); ingeniŏlum (l'ingegnuzzo).

c) -cūlus, -a, -um, solamente nei primitivi della terza, quarta e quinta declinazione: flosculus (il fioretto); matercǔla (la piccola madre); corcǔlum (il cuoricino); homunculus (l'omiciattolo); oratiuncula (il discorsetto); igniculus (il fuocherello); vulpecula (la volpicella); denticulus (il denticello); particula (la particella); ossiculum (l'ossicino); articulus (il membro; il nodo, la giuntura); corniculum (il cornetto); diecula (il breve giorno).

d) -ellus, -a, -um, in alcuni primitivi della prima e seconda declinazione: ocellus (l'occhietto); agellus (il campicello); asellus (l'asinello); tabella (la tavoletta); sacellum (il tempietto); corolla (la coroncina).

e) -illus, -a, -um, solo in pochi nomi: lapillus (la pietruzza); anguilla (l'anguilla) (anguis, il serpente); sigillum (la figurina, il suggello) (signum).

Talvolta si fanno diminutivi di diminutivi, come da cista (la cesta) si fa cistula (la cestella); cistella (la cesterella); cistellula (la piccola cesterella).

Il diminutivo conserva il genere del suo primitivo, eccettuato calculus (la pietruzza, il ciottolo), da calx; ranunculus (il ranocchio), da rana (raro ranula).

3. -ium, affisso ai nomi di persona, per significare una condizione o una riunione di persone, come sacerdotium (il sacerdozio); servitium (la schiavitù). Auditorium (l'udienza e la sala d'udienza) (cfr. § 182, 6, Nota).

4. -ātus, genitivo -us, per denotare un ufficio o una dignità, come consulatus (il consolato); tribunatus (il tribunato); decemviratus (il decemvirato).

5. -ārium, per denotare il luogo dove si conservano o ripongono alcune cose, come columbarium (la colombaia); plantarium (il vivaio); granarium (il granaio) (granum, il grano).

6. -ētum, affisso ai nomi di piante, per significare il luogo dove queste son poste in gran numero; come quercētum (il querceto); vinētum (il vigneto).

7. -īle, affisso ai nomi d'animali, per denotare la stalla, come ovile (l'ovile), e così equīle, caprīle, bubīle (per bovīle) ecc. (sedile, la sedia; cubile, il letto).




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