175.
La locuzione non magis quam (non plus quam) ha senso affermativo e si traduce in italiano con “egualmente che” o altra frase affermativa, quando le due parti della proposizione sono affermative; all'inverso ha senso negativo e si vuol rendere con una locuzione negativa, se le due parti sono espresse in forma negativa. Esempio: domus erat nondomino magis ornamento quamcivitati (egualmente alla città che al padrone; tanto alla città quanto al padrone). Non nascitur ex malo bonum, non magis quam ficus ex olea (nello stesso modo che il fico non nasce dall'ulivo). Anche la frase non minus quam (non meno che) si può spesso tradurre in italiano con “altrettanto... quanto”. Patria hominibus non minus cara esse debet quam liberi (non meno cara dei figli o altrettanto cara quanto i figli). Si avverte per altro che quando si usa non magis quam, il pensiero di maggior rilievo deve sempre venir dopo quam. Quando invece si adopera non minus quam, deve collocarsi dopo non minus, quindi per l'esempio ultimo si potrà, senza notevole diversità di significato formulare nel seguente modo: liberi hominibus non magis cari esse debent quam patria.



Particelle interrogative
176.
Le particelle interrogative (cfr. § 263) che si usano nelle proposizioni interrogative sono: num, , nonne, nelle interrogazioni semplici; utrum...an, ne...an, ...an o , nelle interrogazioni doppie.

Si adopera num quando si attende una risposta negativa, nonne quando si attende una risposta affermativa, ne accenna tanto ad una risposta affermativa quanto ad una negativa. Questa particella si attacca alla parola più rilevante della proposizione (§ 165, Nota 2).

1. Num vides? (Vedi forse?), risposta non video (no). Nonne vides? (Non vedi?), risposta ita, etiam, (si); sane (certamente); omnino (perfettamente); certe (certamente).

Videsne (Vides?) (Vedi tu?), risposta video (vedo) oppure non video (non vedo). Utrum domi fuisti an in schola? (sei stato a casa o a scuola?) Interrŏgo te,num videas oppure videasne (ti domando se vedi).

Interrogo te, nonne videas (ti domando se non vedi). Interrogo te,

utrum domi fueris an in schola (ti domando se sei stato a casa o

a scuola).

2. Se l’interrogazione è disgiuntiva, cioè se la proposizione interrogativa è composta da due o più membri, il primo è introdotto dall'utrum, o dal ne, ovvero sta anche senza particella interrogativa, gli altri saranno introdotti dall'an. Se la frase interrogativa comprende solamente due membri, allora il primo può anche essere espresso senza particella interrogativa, il secondo con ne enclitica.




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