165.
7. nec... nec; neque... neque, esprimono negativamente la corrispondenza di due o più proposizioni e anche di due o più voci, per esempio: virtus nec eripi,nec surripi potest unquam neque incendio amittitur, nec tempestatum nec temporum pertubatione mutatur (vedere § 175, n. 4 per la doppia negazione).


Nell’enumerazione di tre o più voci si usa: 1° l'asindeto

(omettendo ogni congiunzione, per esempio: divitiae, honor, gloria, fortuitasunt); 2° il polisindeto (premettendo ad ogni vocabolo che si aggiunge ad un altro

la congiunzione et, per esempio: aqua et terra et caelum); 3° si può annettere all'ultima parola l'enclitica que (aqua, terra, caelumque).

Que (e così anche e ) non si usa attaccarle alle preposizioni, perciò si dirà in eoque (non inque eo); de totaque re; ab omnibusque (così pure ex eave re, ad eamne rem).

Etiam dice più di quoque ed è qualche volta accrescitiva e significa “anzi”.

Nequē unisce una proposizione negativa; quando la negazione espressa per “e non” si riferisce a una parola sola, non si dice in latino neque, ma et non, at non e, nelle contrapposizioni più forti, semplicemente non. Hoc longum est et non necessarium. A gravibus philosophis medicina petenda est, non ab his voluptariis.

Si dice neque quisquam, neque quidquam, neque ullus, ecc. nella stessa maniera di neque, ma et nemo, et nihil, et nullus, quando si vuol negare con maggior forza.

A collegare un periodo o una proposizione con un periodo o una proposizione antecedente, si dice per lo più in latino neque enim, neque vero, neque tamen, dove in italiano si dice “ma non, tuttavia non” senza la congiunzione “e”.

Si corrispondono anche neque... et, (non... e) come: homo nec meo iudicio stultus et suo valde prudens (uomo secondo il mio parere, non stolto, e, secondo il suo, molto avveduto). Al contrario si usa et... nec dove si tralascia la prima congiunzione, come: via et certa nec longa (una strada sicura e non lunga). Rare e per lo più poetiche sono le correlazioni et... que, que... et, que... que.



166.
c) Congiunzioni disgiuntive: aut, vel, ve, sive (seu).

Aut serve a coordinare tra di loro idee che si escludono, per esempio: hic vincendum aut moriendum est.

Vel accenna una distinzione di non grande rilievo, per esempio: Alexander oraculi sortem vel elusit vel implevit. Homo est mas aut femina (distinzione di natura). Homo vel mas vel femina sit iustus (distinzione di scelta). Nota che vel ha spesso il significato di “persino”, per esempio: musicorum aures vel minima sentiunt.




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