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Celio Aureliano
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Celio Aureliano (latino: Caelius Aurelianus; fl. V secolo; Sicca, ... – Roma, ...) è stato un medico romano.

Originario di Sicca, in Numidia, Aureliano è il più importante scrittore medico della sua epoca.

Le sue opere sono composte in latino barbarizzato, ma contengono notizie provenienti da opere andate perdute, principalmente di Sorano d'Efeso: il Genetia di Aureliano è la traduzione de Gynaecia, il De morbis acutis et chronicis quella de Le malattie acute e croniche (forse basate sulle opere di Marco Modio Asiatico).

Con Aureliano si ha, per la prima volta, una descrizione sistematica delle patologie, con «enfasi alla problematica della diagnostica differenziale».[1] Aureliano si interessò anche di malattie mentali; propose di abbandonare le cure coercitive in voga alla sua epoca e sostenne l'idroterapia. È il primo autore a citare l'angina pectoris.

Bibliografia


  • Raffaele A. Bernabeo, G. M. Pontieri, G. B. Scarano, Elementi di storia della medicina, PICCIN, 1993, ISBN 9788829910403, pp. 119-120.
  • «Celio Aureliano», Storia della medicina, Editoriale Jaca Book, 1993, ISBN 9788816439122, p. 114.

Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera

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